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Sbiancamento dentale: quale trattamento scegliere e cosa aspettarsi

Uno dei trattamenti più richiesti negli studi dentistici è senza dubbio lo sbiancamento dentale. Avere un sorriso più bianco e luminoso è il desiderio di molte persone, perché i denti chiari trasmettono pulizia, salute, giovinezza e sicurezza. Tuttavia, non tutti gli sbiancamenti sono uguali, e scegliere quello giusto è fondamentale per ottenere risultati efficaci, sicuri e duraturi.

Perché i denti si scuriscono?

Il colore dei denti può variare naturalmente da persona a persona, ma è influenzato anche da numerosi fattori esterni. Le cause più comuni di discromia dentale sono:

  • Consumo frequente di bevande pigmentate (caffè, tè, vino rosso)
  • Fumo di sigaretta
  • Invecchiamento dello smalto
  • Scarsa igiene orale
  • Uso prolungato di alcuni farmaci (come le tetracicline)
  • Traumi dentali o trattamenti canalari

È proprio per contrastare queste alterazioni che molte persone scelgono lo sbiancamento professionale, spesso dopo una pulizia dentale per rimuovere placca e tartaro.

Quali sono le opzioni di sbiancamento dentale disponibili?

La buona notizia è che oggi esistono diverse tecniche, studiate per adattarsi alle esigenze del paziente e alla situazione clinica iniziale. Ecco le principali:

1. Sbiancamento professionale in studio

È il metodo più rapido e potente. Si esegue nello studio dentistico, sotto il controllo dell’odontoiatra o dell’igienista. Viene utilizzato un gel a base di perossido di idrogeno ad alta concentrazione, attivato da una luce LED o laser.

In una sola seduta, solitamente della durata di circa 45–60 minuti, è possibile ottenere un miglioramento di 2 o anche 3 tonalità rispetto al colore di partenza. È ideale per chi cerca un risultato immediato in vista di un evento speciale, come un matrimonio o una cerimonia.

2. Sbiancamento domiciliare controllato

Prevede la realizzazione di mascherine personalizzate da indossare a casa, in abbinamento a un gel sbiancante a bassa concentrazione. Il trattamento dura circa 10-14 giorni e deve essere seguito scrupolosamente secondo le indicazioni fornite dal dentista.

È una soluzione molto apprezzata per la sua comodità e perché permette di ottenere un risultato più graduale e naturale. Inoltre, è ideale per chi ha già fatto uno sbiancamento in studio e vuole mantenere l’effetto nel tempo.

3. Trattamenti combinati

Uniscono la potenza dello sbiancamento in studio con la durata di quello domiciliare. Si inizia con una seduta professionale e si prosegue a casa con le mascherine. Questo approccio consente un risultato più profondo e stabile nel tempo, riducendo la possibilità di recidiva.

Lo sbiancamento è sicuro?

Una delle domande più frequenti riguarda la sicurezza dello sbiancamento dentale. La risposta è sì, se eseguito sotto controllo professionale.
Prima di iniziare il trattamento, viene sempre effettuata una valutazione clinica per escludere la presenza di carie, infiammazioni gengivali o altri problemi che potrebbero interferire con il risultato.

Inoltre, vengono prese precauzioni per ridurre al minimo la sensibilità dentale post-trattamento, che può presentarsi in alcuni pazienti ma tende a sparire dopo poche ore o giorni.

Cosa influenza il risultato finale?

Ogni sorriso è unico, per questo il risultato può variare da persona a persona. Tra i fattori principali che influenzano l’efficacia dello sbiancamento ci sono:

  • Il colore naturale di partenza dei denti
  • La presenza di macchie profonde (da fumo, caffè, ecc.)
  • Lo spessore e la qualità dello smalto
  • L’età del paziente
  • Le abitudini alimentari e lo stile di vita

È fondamentale avere aspettative realistiche: in alcuni casi lo sbiancamento può migliorare notevolmente il sorriso, ma non sempre si raggiunge il bianco “perfetto” da pubblicità, anche per motivi genetici o anatomici.

Cosa evitare dopo lo sbiancamento

Per mantenere il risultato più a lungo possibile, è importante evitare per almeno 48 ore:

  • Cibi e bevande pigmentati (caffè, vino rosso, cioccolato, salse scure)
  • Fumo di sigaretta
  • Collutori colorati o contenenti clorexidina
  • Temperature estreme (cibi troppo caldi o freddi)

Durante questo periodo, lo smalto è più ricettivo, quindi va protetto da agenti che possono macchiarlo.

Conclusione

Scegliere lo sbiancamento dentale professionale significa valorizzare il proprio sorriso in modo sicuro, duraturo e personalizzato. È importante rivolgersi a uno studio qualificato che possa proporre il trattamento più adatto, con materiali certificati e protocolli aggiornati.

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